Origine
del nome
La
parola Halloween rappresenta
una variante scozzese del nome completo All
Hallows' Eve,
cioè la vigilia di Ognissanti (in
inglese arcaico All
Hallows' Day,
moderno All
Saints' Day).Sebbene
il sintagma All
Hallows si
ritrovi in inglese
antico (ealra
hālgena mæssedæg,
giorno della messa di tutti i santi), All
Hallows' Eve non
è attestato fino al 1556.
Simboli
Lo
sviluppo di oggetti e simboli associati
a Halloween si è andato formando col passare del tempo. Ad esempio
l'uso di intagliare zucche con espressioni spaventose o grottesche
risale alla tradizione di intagliare rape per
farne lanterne con cui ricordare le anime bloccate
nel Purgatorio.
La
rapa è stata usata tradizionalmente a Halloween in Irlanda e Scozia,
ma
gli immigrati in Nord America usavano la zucca originaria
del posto, che era disponibile in quantità molto elevate ed era
molto più grande, facilitando il lavoro di intaglio.La tradizione
americana di intagliare zucche risale al 1837[10] ed
era originariamente associata con il tempo del raccolto in generale,
mentre fu associata specificamente a Halloween verso la seconda metà
del Novecento.
Il
simbolismo di Halloween deriva da varie fonti, inclusi costumi
nazionali, opere letterarie gotiche e horror (come
i romanzi Frankenstein, Draculae Lo
strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde)
e film
classici dell'orrore (come Frankenstein, La
mummia, L'esorcista e Shining).
Tra
le primissime opere su Halloween si ritrovano quelle del poeta
scozzese John Mayne, che nel 1780 annotò sia gli scherzi di
Halloween in What
fearfu' pranks ensue!,
sia quanto di soprannaturale era associato con quella notte
in Bogies (Fantasmi),
influenzando la poesia Halloween dello
scrittore Robert
Burns.[13] Prevalgono
anche elementi della stagione autunnale, come le zucche, le bucce del
grano e gli spaventapasseri.
Le case spesso sono decorate con questi simboli nel periodo di
Halloween.
Il
simbolismo di Halloween include anche temi come la morte,
il male,
l'occulto o
i mostri.
Nero,
viola e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.
Simbolismo del "dolcetto o scherzetto?"
È un'usanza di Halloween che i bambini vadano mascherati di casa in casa, chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola "scherzetto" è la traduzione dall'inglese trick, una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà, se non viene dato alcun dolcetto (treat). Trick or treat (dolcetto o scherzetto) in realtà significa anche "sacrificio o maledizione". Esiste una filastrocca inglese insegnata ai bambini delle elementari su questa usanza.
La
pratica di mascherarsi risale al Medioevo e
si rifà alla pratica tardomedievale dell'elemosina,
quando la gente povera andava porta a porta aOgnissanti (il
1º novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti
il giorno della Commemorazione
dei defunti (il
2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran
Bretagna,[16] sebbene
pratiche simili per le anime dei morti si rinvengano anche in Sud
Italia.
Shakespeare menziona
la pratica nella sua commedia I
due gentiluomini di Verona (1593),
quando Speed accusa il suo maestro di «lagnarsi come un mendicante a
Hallowmas [Halloween]».
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